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al testo di Adielle
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Arriva la Luna Boreàl pronostica una deriva dei liquidi interni futuristichespiralidose di flussi verso il mare aperto perduto nel ciclo SamSarico del continuum spazio-tempo così sensibile agli occhi da trarne spiccioli di fotoni provenienti da un futuro che non c'è più se non lo ricordi. Mi spacco in due, ti porgo l'altra faccia della medaglia il lato oscuro della Musa. Viandante di tali oltraggi ti farai vanagloria da tirare su le vesti alla morte che guada il fiume. Niente c'è più che non si trasformi prima di tornare tutti all'origine dovrà invertirsi la rotta d'espansione dell'Universo in Mondo, dei pianeti in unica stella un'implosione che tutto crocifigge in un solo punto compreso le forze che si sforzano di non esercitare la propria forza una Pocalisse molto poco Ulisse del ritorno ad Itaca privandosi anche di privazioni alfiche. Sono tutte teorie, le verità di fede le lascio a chi ha fede a chi ha fede nella fede, mi accontento di una fiducia d'accatto. Puoi sentirmi mamma che ti chiamo? Nella notte fredda e buia? Come faccio a sapere il tuo nome se non sono mai nato? Quando muoio l'energia pura si conserva e mi sopravvive sottilissima particella ma conserverà un barlume della mia coscienza? Almeno per un attimo? Verrà il giorno in cui tutto sarà svelato? Arriva la Luna Boreàl buscando l'ideàl: un sonno senza sogni la pace eterna ma prima sapere tutto, essere stato tutto fino all'esclusione di fatto dalla transumanza mistica. |
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